“Come ci legge Dante”. Purgatorio, Cardone: “La la storia di Manfredi è il simbolo dell’umiltà dell’uomo che incontra l’Amore infinito”

Antonella Ivaldi : “I personaggi che s’incontrano nel Purgatorio si sono macchiati di peccati molto gravi. E allora qual è la vera differenza tra questi e coloro che affollano l’Inferno?”. È stato questo il tema centrale del primo appuntamento con il nuovo ciclo di incontri dedicati al Purgatorio  della Divina Commedia, condotti da Pierluigi Cardone. Già fissata la prossima data: il12 giugno, sempre al “Feltrinelli Red” alle ore 20. 

 “Nei primi canti vengono già annunciati, come sempre incarnati nelle storie dei protagonisti, i grandi temi del Purgatorio. La dolcezza infinita di quel cielo blu, invisibile nell’Inferno, che riapre il cuore del poeta alla Speranza e si farà guida del nuovo cammino. Ma da dove nasce questa dolcezza?”. Così Pierluigi Cardone ha commentato la prima serata del nuovo ciclo di incontri “Come ci legge Dante”, dedicati al Purgatorio.

Questo primo appuntamento, al Feltrinelli Red, dedicato alla Divina Commedia,  si è svolto il 29 maggio alle ore 20. Il tema centrale della serata è stata la Misericordia.

“La storia di Manfredi – ha continuato Pierluigi Cardone – ne è esempio evidente, simbolo dell’umiltà dell’uomo che incontra l’Amore infinito di Dio. I Purgandi non sono stati più bravi, più giusti, più buoni dei dannati, anzi spesso al contrario. L’unico merito può nascere proprio dai grandi errori commessi, che appaiono ad un tratto come tali diventando stimolo al grande grido di aiuto che l’uomo compie verso l’infinito. Il Purgatorio è simbolo dell’urlo disperato di amore che incontra la presta risposta del Padre misericordioso”.

 

I personaggi che s’incontrano nel Purgatorio si sono macchiati di peccati molto gravi. E allora qual è la vera differenza tra questi e coloro che affollano l’Inferno?  Per la dottoressa Antonella Ivaldi, psicologa e psicoterapeuta, “questa distinzione non va ricercata nella gravità del peccato commesso, quanto nella presunzione delle persone di pensare di potercela fare da soli”.

“Un tema molto rilevante per tutti noi – continua Antonella Ivaldi – abituati prevalentemente a giudicare noi stessi e gli altri. Non è importante fare le cose giuste, quanto riconoscere di poter sbagliare. Una presa di coscienza che ci mette nella condizione di imparare”.

Una consapevolezza che la dottoressa Ivaldi ritiene fondamentale anche per il suo lavoro di psicoterapeuta: “per svolgere bene questo mestiere, come ogni altra professione di aiuto  è necessario conoscere sia i limiti della nostra natura umana, sia  quelli personali, unici in ogni individuo”.

Le suggestioni del Purgatorio Dantesco continuano. Prossimo appuntamento il 12 giugno, sempre al “Feltrinelli Red” alle 20. Il costo dell’ingresso, con consumazione inclusa, è di 10 euro. Per info e prenotazioni info@teoriaperta.it oppure segreteria@casadinchiostro.it (Red Feltrinelli tel.06.69347261).

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