Come Ci Legge Dante: Paolo e Francesca

Non esiste amore senza libertà di scelta, non si può amare se non si è liberi di non farlo.” 
Così commenta Pierluigi Cardone i famosissimi versi della Divina Commedia che ci descrivono l’incontro con Paolo e Francesca, travolti dalla tempesta della passione cieca.
Qual è il peccato della passione? È un problema morale? Assolutamente no. Il vero peccato è confondere la passione, l’amore “sensuale” o il piacere con la Felicità. L’Amore è la Felicità, nient’altro. Ma allora cos’è l’Amore con la A maiuscola? Se non è l’amore “sensuale” proprio di una certa idea romantica, cos’è quell’ Amor che move il sole e l’altre stelle?
Con parole semplici, raccontandoci di sé, Cardone ci stimola a riflettere sulle nostre esperienze, lasciando che la Commedia e i suoi personaggi diano una lettura un po’ diversa a tante cose che viviamo quotidianamente.
Anche Dante scrive di sé e usa la sua stessa esperienza per descrivere un cammino denso di difficoltà. Dante descrive la storia di Paolo e Francesca con tenerezza, dolore e compassione non soltanto per loro, ma per sé stesso, che troppe volte si è fatto travolgere dalla passione amorosa, scambiandola per il senso della propria vita scoprendo ogni volta che così non era.
I versi del poeta trasudano pietà, indulgenza per le debolezze umane e al tempo stesso tanta generosità, attraverso la quale Dante ci indica la luce, rinnovando in noi speranze sopite.
Momenti magici in queste serate dedicate alla Divina Commedia; in un’atmosfera calda e familiare circondati da libri e coccolati da ottimi vini e aperitivi ci troviamo nel cuore di Roma, al Red Feltrinelli a trascorrere dei momenti di raccoglimento e di intimità, ascoltando, riflettendo, emozionandoci. Due ore di tregua dalla guerra quotidiana fatta di corse, affanni e caos.
Il parlare diretto e poco ricercato di Cardone ha un forte impatto su chi lo ascolta; nessuna perfezione, nessuna pretesa, ma tanta passione e tanto coraggio, quello delle cose semplici, del linguaggio per tutti anche quando si tratta di alta poesia e letteratura.
La giovane età di Pierluigi Cardone è un segno di quella speranza che troppo spesso non ritroviamo più in un mondo che ha azzerato le prospettive e che relega i giovani e non solo, nel non senso, nel non credere e nell’inutilità del cimentarsi.

Antonella Ivaldi

Pierluigi Cardone

Laureato in medicina e chirurgia presso “La Sapienza” di Roma, attualmente specializzando in Psichiatria presso il policlinico Gemelli di Roma. Appassionato all’essere umano nelle sue molteplici sfaccettature, da sempre compie un percorso di ricerca interdisciplinare coniugando le sue conoscenze scientifiche alla grande passione per la letteratura. Nel 2014 decide di immergersi nello studio della Divina Commedia aiutato da alcuni maestri dantisti, fino a che nel 2017 riesce a dar forma a questo neonato amore, in un ciclo di lezioni a tema dantesco, presso il liceo statale “Virgilio” di Roma.

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