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Il trattamento dei disturbi dissociativi e di personalità (Antonella Ivaldi)

Recensione di Francesco Urbani.

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Il testo, che ha un’importante prefazione di J.D. Lichtenebrg e un’altrettanto importante presentazione di Giovanni Liotti, si muove all’interno di due piani principali, che risultano in perfetto dialogo fra loro. 

Da un lato vi è un aspetto di umanità che è tipico di chi lavora quotidianamente, e con passione, assieme ai propri pazienti; il lavoro è confronto costante e riflessione non meramente accademica, ma scambio incessante di esperienze emotive e intellettuali, che nascono da un sincero incontro con l’altro.

Il paziente non è mai “oggetto di studio”, ma “soggetto di conoscenza”, ovvero persona che ha bisogno e diritto di essere compresa nella sua specifica storia, e nel significato che gli accadimenti hanno avuto nella sua vita.

La comprensione è alla base di questo testo, che non cede alle facili spiegazioni, ma ci guida lungo un approccio che è “palestra di curiosità”. Il desiderio autentico di conoscere l’altro, nel suo bisogno di essere se stesso, e nella sua ricerca verso l’uscita dalla sofferenza delle problematiche.

In quest’ottica “Il trattamento dei disturbi dissociativi e di personalità” è anche un eccellente manuale per il terapeuta che vuole comprendere il significato profondo di stare con l’altro, con le sue emozioni, le sue risorse, i  suoi incubi e le sue possibilità.

Dall’altro lato, il libro di Antonella Ivaldi, è un testo altamente scientifico e altamente erudito, che presenta un originale e creativo modello di intervento per il trattamento dei disturbi della personalità e dissociativi.

Disturbi di cui ogni professionista conosce le difficoltà nell’ottenere validi risultati e di porre le basi per un confronto proficuo.

La Ivaldi propone un modello integrato “RE.MO.T.A.” che, con profonda operatività clinica, permette di creare le basi per un dialogo tra approcci relazionali e motivazionali.

L’innovazione tecnica prevede un percorso in cui si trovano ad alternarsi terapia individuale e terapia di gruppo.

In questo modo l’individuo ha la possibilità di conoscere il proprio mondo emotivo senza isolarsi, perché costantemente in contatto con gli altri. In un gioco positivo di specchi con l’uguale a sé e il diverso da sé.

Il modello risulta scientificamente valido per le drammatiche storie di sviluppo traumatico, caratterizzate da attaccamento disorganizzato, in cui sono sempre presenti problematiche di mancata regolazione emotiva e dissociazione.

Il trauma è rielaborato a diversi livelli e in ciò risiede la forza e l’efficacia di questo modello integrato, che nella sua inclusività non esclude piani biologici, psicologici e sociali. È l’individuo nella sua complessità, e totalità, colui al quale il professionista è chiamato a confrontarsi per un reale valore di cura.

Chiude il volume un’ampia parte dedicata alla ricerca, aspetto accuratamente studiato e approfondito soprattutto in riferimento alla letteratura scientifica più recente. La clinica è qui posta in un dialogo costruttivo e non competitivo, con le diverse scienze che si occupano dell’individuo.

Il trattamento dei disturbi dissociativi e di personalità: Teoria e clinica del modello relazionale fondato sui sistemi motivazionali.

Antonella Ivaldi ( a cura di), Ed. Franco Angeli, 2016

Il libro è la traduzione italiana di

Treating Dissociative and Personality Disorders: a motivational system approach to theory and treatment”

Antonella Ivaldi (a cura di), Ed. Routledge, 2016.

 

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